Premi Lions 2024/25
Anche quest'anno durante la grigliata di fine stagione sono stati consegnati dei premi, alcuni inediti ed alcuni più storici.
Il primo premio consegnato è stato il "Premio Fame", vinto da Ivan Danza perché, pur non potendo giocare a causa di un infortunio, si è reso disponibile più di una volta per cucinare e far passare la fame ai propri compagni; questo e la fame che ha di tornare in campo gli hanno permetto di vincere.
Il secondo premio è un'altra new entry e si tratta del "Premio Onlus", vinto da Maurizio Truscello, che si è distinto per l'organizzazione di diverse attività fuori dal campo: fondamentale per la vittoria del premio è stata l'organizzazione del campionato di Fantacalcio tra i membri della squadra.
Un altro premio nuovo di zecca è il "Premio Carpe Dio", vinto dal nostro presidente Giovanni Pedrini, che ci ricorda sempre che il rugby, così come la vita, è fatta di momenti, sia belli che brutti: e quando il momento è bello, allora carpe diem, ma quando il momento è brutto, allora carpe Dio.
Passiamo ora ai premi che non hanno bisogno di spiegazioni, il "Premio Giovane Promessa", vinto da Stefano Falzone, in cui sono racchiuse tutte le nostre speranze che dalla prossima stagione possa portare in campo le sue abilità per i leoni.
Proseguendo con la premiazione, sono arrivati altri due premi storici della società.
Il "Premio Rivelazione", vinto da Filippo Villa, è stato quello che è maggiormente cambiato rispetto ai precedenti anni: storicamente questo premio è quasi sempre stato vinto da giocatori nuovi nel mondo del rugby o con poca esperienza, che si sono distinti nell'arco della stagione; quest'anno, invece, il premio è andato a qualcuno che aveva già esperienza, ma che è stato spostato da pilone a tallonatore e che nonostante questo ha avuto un rendimento di gran lunga sopra la media.
Il "Premio Presenza", vinto da Federico Scazzosi, è rimasto invece quello di sempre, dato a colui che si è distinto per presenza, sia in campo sia fuori; questo premio negli ultimi anni ha assunto un'importanza sempre maggiore, visti i problemi di assenze agli allenamenti, ed è quello da cui vogliamo ripartire per porre solide basi per la prossima stagione.
A questo punto arriviamo ai due premi più ambiti durante la stagione.
Il "Premio Swarovski", per l'ennesima volta vinto da Fabio Gullone, rappresenta il giocatore che più di chiunque altro ha dimostrato di essere fragile come un cristallo; ovviamente questo premio non dipende solo da quantità e qualità dell'infortunio, ma anche da come se lo si è procurato e in quanto si è tornati a disposizione.
Il "Leoncino d'Oro", vinto da Marco Cammarota, rappresenta l'essenza del vero leone: quest'anno, per la prima volta, è stato chiesto ai giocatori e allo staff dei Lions di votare colui che si è distinto per cuore, spirito e appartenenza, sia dentro che fuori dal campo.
Finiti i premi della società è arrivato il momento di due premi speciali.
Il "Premio Mello", vinto dal nostro coach Maurizio Cimini, è stato ideato e consegnato da Marco Mello, ma non è ancora chiarissimo quali fossero i requisiti per ottenerlo; il fatto che l'abbia vinto il nostro allenatore non rende più facile scoprirlo visto le mille cose che quest'uomo fa per la nostra società.
Il "Premio Rafiki", vinto da Claudio Calosso, è stato ideato e consegnato da Beatrice Baggini, che ad ogni partita della stagione ha scritto i riassunti e ha premiato i giocatori con il "Premio Mufasa"; lei, che ci conosce molto bene, ha deciso di premiare il giocatore che più di tutti rappresenta una guida per questa squadra e che, come nel film della Disney, con la sua saggezza guida il re leone nelle sue scelte.